Chiedo
al tempo
un
po' di tregua.
Gira
così veloce
che
si dimentica
di
chiudere
la
porta
quando
se ne va.
E
mi rimane dentro;
scalcia,
cresce
e
si divincola
come
un bambino
malformato.
Ma
la mia
natura
non
mi
consente
di
partorire.
E
quindi,
me
lo devo
portare
dentro
come
un grumo
secco
e piatto,
come
un estraneo
che
sa
quanto
è
profondo
il
mio cadavere.
"Gli spicchi di mela sono frammenti che il Bruco dimentica nelle sue gallerie. Qualche volta marciscono, qualche volta vengono ritrovati e altre volte si perdono per strada".
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